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SEO audit checklist: come farla nel modo corretto

I siti web vengono sottoposti ad approfondite analisi che riguardano gli aspetti più rilevanti. Tale attività di analisi è chiamata tecnicamente SEO Audit. Svolgerla è di certo importante per comprendere e migliorare un sito web, la sua fruibilità e il posizionamento. Per far ciò è necessario capire e conoscere le necessità del sito e gli obiettivi attesi, studiare le sue caratteristiche e le possibilità di interazione con gli utenti. Si tratta di un’attività molto particolare che richiede precisione, competenza e anche un certo metodo di azione allo scopo di trovare soluzioni ai problemi.

Seo Audit checklist

Si tratta di una scaletta che è consigliabile seguire per svolgere una corretta attività di SEO Audit, ottimo ausilio per ricordare ogni possibile controllo ed evitare inutili errore. Tale scaletta si può suddividere in ben sette passaggi che chiameremo step. Per ciascun step sarà fornita l’area di appartenenza e la la relativa importanza a livello tecnico.

Il primo step riguarda l’analisi del mercato potenziale ossia del settore in cui il sitointende operare, allo scopo di comprendere la sua possibilità di competere con quelli più autorevoli. Questa fase riguarda dunque il marketing analysis ossia l’analisi del ranking per le parole chiave, la link populartity e le dimensioni del sito.

Il secondo step riguarda l’analisi della struttura tecnica del sito. Lo scopo è di correggere eventuali errori tra sitemap.xml, robots.txt, crawling, indexing ed internal linking.

Il terzo step riguarda l’analisi del codice HTML, lo scopo è di verificare il corretto utilizzo delle tag principali per un buon posizionamento all’interno dei motori di ricerca, ma anche delle immagini usate. È indispensabile capire se i contenuti del sito web sono correttamente indicizzati dai motori di ricerca.

Il quarto step riguarda l’analisi dei contenuti veri e propri del sito web. Si tratta di studiare l’uso delle parole chiave, la regolarità degli aggiornamenti,
la SEO copywriting e in ultimo la qualità degli articoli, eliminando contenuti duplicati o di bassa qualità’. Per questo è necessario seguire scrupolosamente le linee guida di Google.

Il quinto step riguarda l’accessibilità del sito web da vari dispositivi come iPhone, smartphone in genere, tablet, pc nonché la velocità del web server.

Il sesto step riguarda l’analisi off-site: backlink e segnali social. In questa fase si studiano i link di rimando alle pagine che dovrebbero essere disseminati all’interno del sito in esame.

Il settimo e ultimo punto prevede l’uso di Google search Console che permette l’analisi del rischio penalizzazioni di Google, grazie al monitoraggio e alla gestione della presenza del sito nei risultati della Ricerca Google.

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